L'evoluzione tecnica e culturale della medicina si è accompagnata ad un aggiornamento della visione etica e deontologica, del rapporto medico-paziente, solo negli ultimi decenni.
Anzi, il rapporto fra un buon medico, e buon paziente, è rimasto pressoché immutato fino alla seconda metà del Novecento, quando si è registrato, un sovvertimento totale: dalla tradizionale etica medica si è passati ad un diverso sistema di regole, con cui valutare, la qualità morale dei comportamenti, nell'alleanza terapeutica.
Tali cambiamenti hanno portato alla " Convenzione europea sui diritti dell'uomo e della biomedicina" (Oviedo 2001), e alla "Carta della professionalità medica" da European Federation of Internal Medicine e American Board of Internal Medicine, comparsi su Lancet e Annals of Internal Medicine nel 2002, come epifenomeni di un diverso rapporto terapeutico, che ha portato ad una profonda revisione del nostro codice deontologico.