Dal 28 al 30 aprile 2022 si è svolto a Senigallia (AN) – dopo ben due anni di interruzione a causa della pandemia da SARS-CoV-2 – il 53° Congresso della Società Italiana di Storia della Medicina (SISM). Nelle storiche e prestigiose sedi della “Rotonda a Mare” e del Palazzetto Baviera, il Congresso si è articolato in varie sessioni, comprendenti La pandemia nella storia, L’infanzia ieri e oggi, Il contributo femminile allo sviluppo delle scienze mediche, La paleopatologia: una scienza fra medicina e archeologia e La Medicina nelle terre appenniniche: storie e passioni.

Il dott. Giancarlo Cerasoli, che fa parte del Comitato scientifico della Scuola, ha presentato due comunicazioni orali, entrambe riguardanti la storia della Pediatria studiata attraverso gli ex voto. Sono questi oggetti – appartenenti alle più varie tipologie (riproduzioni di organi anatomici, strumenti e attrezzi medici, tavolette dipinte) – che venivano offerti nei santuari per ringraziare le varie divinità (Dio, la Madonna, un santo) di una preghiera esaudita.

Nella prima comunicazione (Le malattie dei bambini nei dipinti votivi italiani) Cerasoli ha messo in luce l’importanza degli ex voto dipinti per lo studio delle patologie infantili, dal secolo XV ai giorni nostri. La rappresentazione dettagliata dei corpi ammalati consente in alcuni casi di porre la diagnosi dell’affezione morbosa dalla quale erano colpiti con un’elevata probabilità, svelando patologie ora scomparse (vaiolo) o diventate rare nei paesi industrializzati (colera, tifo addominale, difterite, tubercolosi).
In altri dipinti la didascalia consente di conoscere la storia dei malati per la cui guarigione sono stati offerti gli ex voto, le modalità di cura messe in pratica e l’esito ottenuto. Ogni vicenda raccontata permette inoltre di conoscere più da vicino il vissuto di malattia dei protagonisti e come hanno saputo affrontare gli stati morbosi.

Nella seconda comunicazione (Gli incidenti dei bambini nei dipinti votivi italiani) è stata sottolineata l’importanza degli ex voto dipinti per conoscere alcuni dei più comuni e drammatici incidenti dei quali i bambini erano vittime. Dall’analisi quantitativa di alcune raccolte italiane di ex voto dal secolo XV ai giorni nostri è possibile constatare come si passi da incidenti prevalentemente in ambito domestico e per avversità naturali a quelli legati a mezzi di trasporto e a conflitti bellici.
Lo studio di ogni dipinto, inserito nel preciso contesto geografico, temporale e culturale al quale appartiene, permette inoltre di ottenere importanti informazioni di tipo qualitativo riguardanti molti ambiti: dalla storia dell’infanzia e della famiglia a quella della mentalità, della violenza di genere e dei maltrattamenti.

Due altri componenti del Comitato scientifico della Scuola, il prof. Francesco Maria Galassi e la dott.ssa Elena Varotto, hanno proposto l’abstract di un articolo che sarà pubblicato integralmente nel volume degli Atti congressuali.

Il saggio, intitolato La diagnosi paleopatologica di poliomielite: proposte, approcci e problemi e firmato anche da Michael E. Habicht della Flinders University di Adelaide (Australia), prenderà in esame i casi di poliomielite pubblicati nella letteratura paleopatologica internazionale e ne riesaminerà l’evidenza, problematizzando, quindi, il razionale scientifico e il workflow usualmente seguiti da bioarcheologi e paleopatologi per giungere a tali conclusioni.
I dati ricavati dal riesame della letteratura saranno quindi messi in relazione ai riferimenti epidemiologici ricavabili dalle fonti storico-mediche e letterarie, valutando quindi se una correlazione possa essere individuata o se, al contrario, le fonti bioarcheologiche e quelle da alcuni definite “indirette” non abbiano punti di contatto.

Nella foto: veduta notturna della “Rotonda a Mare” a Senigallia, una delle due sedi del 53° Congresso della Società Italiana di Storia della Medicina (fotografia di Giancarlo Cerasoli).